La cosa più interessante e che mi ha portato spesso a guardare dentro me
ancor più in profondità è proprio la ricerca della gioia anche quando
fuori piove.
La mia è una metafora ovviamente, l’intento infatti è
quello di ritrovare in ogni momento qualcosa che dentro noi ci permetta
di sorridere.
Ma come fare? Il nostro inconscio non è programmato a
renderci felici, ma a farci rivivere parti, spezzoni passati per
riportare un po’ di ordine e se vogliamo poi riconquistando la serenità.
L’inconscio quindi lo dovremmo riprogrammare noi, anche se come espressione non è che mi piace proprio tanto e quindi?
Impara a respirare! Ogni giorno prova anche per pochi secondi a
sintonizzarti su una vibrazione bellissima e a “trattenerla” nell’addome
per un po’. Il corpo deve imparare a farci amicizia, a ricordarsi
quanto beneficio potremmo trarne e chi più ne ha più ne metta.
Siamo invece abituati a fare l’esatto contrario, ci adattiamo al buio ritenendoci vittime e protestando in mille modi.
Comincia ad innamorarti della vita ringraziando il momento buio perché
ti offre la possibilità di intervenire creando il meccanismo che ti ho
appena indicato e vedrai che pioggia, vento o sole a te di fare la
passeggiata andrà comunque (per altri post visita il mio blog http://www.fabionetzach.net/#!blog/c1itj)

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