Ritengo che ognuno di noi attiri non tanto ciò che pensa ma
ciò che è, in pratica siamo dotati di un serbatoio gigantesco pieno di
informazioni di ogni genere e non ne siamo minimamente a conoscenza, se non in
piccola parte, sappiamo che c’è ma facciamo fatica a comprenderlo, questo
serbatoio prende il nome di “inconscio”.
La cosa incredibile è che tutte le informazioni raccolte al
suo interno interagiscono istantaneamente con tutto il nostro corpo
strutturandone il livello di salute ed il rapporto con tutta la realtà attorno.
Quindi è bellissimo poter pensare di attirare una persona
meravigliosa e condividere assieme momenti stupendi, ma se non conosciamo sino
in fondo la meccanica che ci riguarda rischiamo di perpetuare situazioni che
talvolta non ci piacciono.
La cosa più incredibile e che nel mio lavoro incontro ogni
giorno, è che le persone preferiscono pensare che solo tenendo un atteggiamento
semi disciplinato orientato alla luce e al pensiero positivo sia possibile
attirare l’anima che più ci potrebbe rendere felice, ma ciò ritengo sia solo
una grande illusione.
Tutto ciò che attiriamo che ci piaccia o meno nasce da una
struttura magnetica che gira attorno al corpo e che amanti della materia come
me definiscono “DNA Interdimensionale” e che poco ha a che fare con il “pensiero
positivo”, o meglio quest’ultimo può contribuire benissimo ad un miglioramento,
ma non ad un “azzeramento” della storia che ci appartiene, vuoi personale, vuoi
genealogica.
Sempre a parer mio ciò che dovremmo comprendere sono prima
di tutte le nostre emozioni dalle quali risultiamo profondamente dipendenti,
capire come queste si muovono dentro e fuori di noi e poi successivamente
cominciare ad allenare la “fede”, o meglio tanto per non essere confuso, la
nostra capacità di “credere senza aspettative”.
D’ora in avanti, questo è ovviamente un consiglio personale,
fatti coinvolgere meno dalle emozioni, osservale in modo staccato quasi tu
fossi un regista che guarda gli attori muoversi nella scena di un film. Più
imparerai ad uscire dalla dipendenza più ti staccherai da memorie scomode che
il tuo inconscio ti chiede di continuare a rivisitare. Il pensiero positivo è
una tecnica bellissima, ma può solo “addormentare” una memoria genealogica o
personale come la “paura dell’abbandono” per esempio, imparare a staccarsene
invece permette il salto di qualità nella vita
(per
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